USB a congresso per organizzare, rafforzare ed estendere il conflitto
La fiducia è arrivata. Il Governo espressione del voto di una parte sempre piu ridotta degli italiani è nel pieno delle sue facoltà. La nomina dei ministri, le dichiarazioni della neopremier prefigurano un governo che sul piano economico e internazionale si iscrive nel solco della continuità con il governo Draghi, con buona pace della vis polemica preelettorale che ha portato molti consensi a Giorgia Meloni. Una continuità sul piano economico fatta di aggressione al reddito di cittadinanza e al salario, di sostanziale mantenimento della filosofia della legge Fornero sul tema delle pensioni, di sostegno totale al sistema delle imprese, di continuità subito salutata favorevolmente dai vertici europei e dal padronato nostrano.
Sul piano internazionale le continue affermazioni di totale adesione alla Nato e di fedeltà all'Unione Europea, mentre la guerra sta portando sempre più celermente verso uno scontro di carattere mondiale e di potenziale utilizzo delle armi atomiche, schierano l'Italia sul fronte euroatlantico in cui gli Usa recuperano funzione egemonica e che si contrappone al blocco euroasiatico che si va formando rapidamente. A questo quadro strutturale il governo Meloni si appresta ad aggiungere la realizzazione dei progetti della destra più retriva sul piano dei diritti sociali e civili e un uso della repressione ancora più intenso di quello già in atto.
Le immediate aperture delle organizzazioni sindacali concertative al nuovo governo e la richiesta pressante di essere coinvolte nelle decisioni di carattere economico sono la spia evidente della disponibilità a continuare sulla linea della collaborazione di classe, abbandonando ogni idea di conflitto pure di fronte a un governo che è smaccatamente determinato ad attuare politiche di destra sul piano economico, sociale e dei diritti civili.
La Confederazione USB è chiamata quindi, con i congressi nazionali delle categorie che si aprono in queste ore e con il congresso confederale di metà novembre (Montesilvano, 18-20 novembre), ad un ulteriore sforzo per organizzare, rafforzare, estendere il conflitto come strumento di regolazione degli interessi della classe lavoratrice attraverso una forte capacità militante di individuare i terreni principali di interesse generale e specifico, un solido collegamento internazionale con le altre organizzazioni sindacali di classe a livello europeo e mondiale, una posizione netta contro la guerra e per l'immediato cessate il fuoco.
Unione Sindacale di Base